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L'Emilia Romagna

La torre degli asinelli


Nell'anno 1100,un ragazzo bolognese portava sabbia e ghiaia ai muratori e fu soprannominato da loro Asinelli dal nome dei tenaci animali che lo aiutavano nel lavoro.Un giorno il ragazzo incontrò una ragazza di cui si innamorò.Quando decise di andare dal padre della giovane,un cittadino ricco,per chiaderla in sposa,si sentì che avrebbe potuto sposarla solo dopo aver costruito la torre più alta della città!Così dicendo il bolognese pensava di essere riuscito a impedire il matrimonio,ma il destino decise di dare una mano all'innamoratissimo.Un mattino, stava scavando nel fiume Reno, vide luccicare qualcosa, erano monete d'oro.Il ragazzo le raccolse,le portò a casa con l'aiuto dei suoi asinelli e le diede a un muratore perchè costruisse,in mezzo a Bologna,una torre altissima.Finalmente,nove anni dopo,la torre fù pronta.Venne chiamata torre degli Asinelli e il ragazzo potè sposare la giovane.Ancora oggi novecento anni dopo,la Torre degli Asinelli domina Bologna.

poca fauna dell'appennino Parmense.Il centro storico conserva i resti dell'antico castello,di cui oggi rimane parte dell

Borgo Val di Taro

Borgo Val di Taro è considerata la capitale dell'alta Val Taro nell'appennino parmense.Collocata a circa 60Km da Parma,vanta una posizione strategica a cavallo di tre regioni:Emilia-Romagna,Toscana,Liguria.Il centro del paese e'caratterizzato dai resti di un antico castello,da chiese romaniche e da palazzi storici.E' il punto di riferimento dell'intera Val Taro,che con i suoi castelli e i suoi itinerari naturalistici attira ogni anno numerosi visitatori.Il gustoso fungo porcino è il vanto della gastronomia del luogo:Il periodo autunnale è probabilmente il più ricco in assoluto, grazie agli eventi che hanno luogo e all'offerta gastronomica,con la celebre Sagra del Porcino.Nei mesi primaverili ed estivi  le dolci colline e le montagne si tingono di verde e di fiori di campo,il clima mite permette gradevoli passeggiate lungo i sentieri,attraverso boschi e torrenti limpidi,animati dalla tia muratura originale.Tra gli edifici di rilievo,si segnala lo storico Palazzo Boveri,dove risiedette la regina di Spagna:Elisabetta Farnese.

Brisighella

Si pronuncia"Brisighella" il nome di questo piccolo borgo di 768 9 abitanti in provincia di Ravenna.Brisighella si trova a 115 metri s.l.m.,nascosto alle pendi ci dell'Appennino Tosco-Romagnolo.Le origini del borgo risalgono alla fine del 200 nel 1310 Francesco Manfredi,signore di Faenza,costruì su una roccia molto alta la roccia di Brisighella che conserva ancora oggi le caratteristiche delle fortezze medievali:i fori per le catene dei ponti levatoio,i beccatelli,i camminamenti sulle mura di cinta e le feritoie. Oltre alla rocca sono da vedere il Santuario del Monticino e la torre dell'Orologio,che nel XII secolo era parte di un castello.Da visitare anche la Via del Borgo,detta anche, Via degli Asini,una suggestiva strada sopraelevata  coperta da archi, che aveva una funzione difensiva.A novembre nel  borgo si svolgono golose sacre a base di saporite carni di suino,antiochi frutti,il profumato e pregiato tartufo e l'olio nuovo
Castell'arquato
Benvenuti a Castell'Arquato,bellissimo borgo medievale di 4706 ab. e città d'arte,situato sulle colline della Val d'Arda.Dista circa 30 km da Piacenza e circa 40 km da Parma,è arroccato sulla collina da cui domina il paesaggio ed è un borgo medievale  rimasto intatto nel tempo.Le origini sono sconosciute,quasi sicuramente fu un accampamento Romano.La Rocca Viscontea costituita da quattro torri qudrate e circondata da un fossato,è il monumento più bello da vedere.Ogni anno a settembre si svolge a Castell'Arquato un Torneo medievale tra cavalieri e arcieri,ci sono in oltre giullari e giochi per bambini.La vite e la produzione di vino hanno sempre avuto una grande importanza:bisogna fare visita alle numerose cantine locali per degustare i famosi vini come il Gutturnio la Borarda,e il Monte Rosso anche la cucina nasce da antiche tradizioni come un'arte che si tramanda da generazioni:da gustare "Pisarei"e gli "Anolini in brodo",la"Faraona alla creta "e la"Coppa arrosto".Dal 15 maggio 2015 al 6 gennaio 2016 si tiene la mostra "Strumenti di tortura del Medioevo".

Modena

Modena è una città dell'Emilia-Romagna e si trova esattamente al centro della regione in un territorio completamente pianeggiante:la Val Padana.E'circondata da due fiumi che sono il Secchia e il Panaro.Il suo clima è padano,umido,piovoso e freddo in  inverno.Modena ha 185000 abitanti circa,chiamati Modenesi o Geiminiani perchè il Patrono di Modena è S.Geminiano.
L'economia
La città di Modena è economicamente tra le città più famose nel mondo per le sue aziende:alimentari e metalmeccaniche:la produzione del Parmigiano Reggiano, produzione di salumi e lavorazione del maiale come Cremonini e come capitale mondiale dell'automobilismo come le sedi delle Ferrari,della Maserati,De Tomaso e fino a pochi anni fa delle auto Bugatti.Famoso in tutto il mondo l'aceto balsamico di Modena.

I monumenti

A Modena c'è il Duomo (Costruito nel 1000d.C.)dove si trova il sepolcro di S.Geminiano.Al lato del Duomo c'è la torre Caponara della  Ghirlandina alt

a 86m. e simbolo della città di Modena.Numerose le chiese come:Chiesa di S.Vincenzo,Chiesa di S.Maria della Pomposa,Chiesa di Sant'Agostino,Chiesa di S.Francesco ecc...

I tortellini di Modena

I tortellini di Modena secondo tradizione:


Ingredienti

200gr di carne di manzo

50gr di prosciutto crudo

50gr di mortadella

250gr di parmiggiano reggiano

1 cucchiaio da tè di burro

Ingredienti per la pasta

300gr di farina

3 uova

1 pizzico di sale

Preparazione

Macinate insieme la carne,il prosciutto,e la mortadella e lasciate rosolare il composto in padella con del burro.A questo punto preparate l'impasto per la sfoglia e stendetela.Tagliate la sfoglia ricavando dei quadratini.Distribuite su ogni quadratino un pochino di ripieno.Piegate a metà i quadratini e schiacciate le due PUNTE laterali: la cottura deve avvenire in un brodo bollente e devono essere serviti caldi.


Proverbi Romagnoli

Dialetto:

S't vù vivar in aligrù guérdat:d davanti e non drì

Traduzione:

se vuoi vivere con serenità guarda davanti e non dietro.


Il Dottor Balanzone

Balanzone,conosciuto anche con il nome di Dottor Balanzone,è una maschera di origine bolognese,ed appartiene alla schiera dei "Vecchi"della commedia dell'Arte.Nativo dell'Emilia,dov e ha studiato è il classico personaggio serio,spuntone e presuntuoso che si lascia andare spesso in discorsi pieni di parole colte in latino maccheronico.Uomo dalle guance rubizze veste  sempre  di nero e ha una grossa pancia,gesticola molto in modo autorevole ed eloquente.Porta una piccola maschera sulle sopracciglia e naso,ed a grandi baffi.Indossa la divisa da professore:toga nera,colletto e polsini bianchi,gran cappello giubba e mantello.Pignolo,cavilloso,da inutili insegnamenti  e consigli inappropriati,trova sempre il modo di iniziare uno dei suoi infiniti e lunghi discorsi,pieni di parole storpiati e discorsi senza senso.Sempre pronto a vantarsi,dei suoi titoli,dice di conoscere ogni campo della scienza umana;legge,medicina,astrologia,fisolofia.Gode di molta stima verso le altre maschere che spesso si volgono per un parere medico:egli non nega il suo aiuto ma coglie l'occasione per fare la cosa che più gli piace:parlare ed elargire pareri di nessun valore.

Enzo Ferrari

Enzo Ferrari nacque a Modena il 18 febbraio del 1898 ma a causa di una fortissima nevicata che bloccho le strade la sua nascita fu registrata dal padre con 2 giorni di ritardo mutando così la data ufficiale della sua nascita nel 20 febbraio.La madre era originaria di Forlì mentre il padre Alfredo era di Carpi provincia di Modena haveva anche un fratello maggiore  Alfredo Junior.Nel 1908 Enzo ancora ragazzino  assistì alla sua prima corsa a Bologna.Nel 1919 riesce a realizzare il sogno delòla sua infanzia:diventò un pilota di auto da corsa.Nel 1920 entra all'Alfa per la quale corre e vince 9 gare.Ferrari all'Alfa si interessa di tutto:cortse organizzazioni e fornitori.E'allora che con chiarezza decide di costruire automobili.Dopo la nascita del figlio detto "Dino"nel 1932 si ritirò dalle competizioni e forma a Modena la scuderia Ferrari.Il figlio Dino morirà nel1956 di distrofia muscolare per questo volle la nascita del "centro Dino Ferrari"per la cura di questa malattia.In seguito ebbe un altro figlio di nome Piero.Nel 1937 abbandona l'Alfa ed entra nella Lancia dove segna la produzione di serie.Quando l'Alfa ritorna alle gare,Ferrari decide di costruire le auto fondando nel 1939  la avio-costruzione ,che prenderà il nome Ferrari nel,1943 quando l'azienda si trasferisca a Moranello.La scuderia Ferrari è attiva nel campionato del mondo di F1 fin dalla sua istituzione,ha vinto ben 15 volte il titolo piloti e 16 volte quello costruzione.Ferrari si vantava del premio di ingegnere meccanico datogli l'honorem nel1960 dall'università Bolognese.Ha trascorso una vita riservata e raramenta concedeva interviste.Enzo Ferrari morì il 14 agosto del 1988 all'eta' di 90 anni ma la notizia della sua morte come  la sua volonta', fu  divulgata ad esequie avvenute.Ferrari  è stato  tumulato nel cimitero di   S.Cataldo accanto alla tomba del figlio Dino.

Giovanni Pascoli

Giovanni Pascoli nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna; in provincia di Forlì.Compie i suoi primi studi nel collegio degli Scolopi, a Urbino. A soli 12 anni rimane orfano di padre, assassinato con un colpo di fucile da sicari rimasti ignoti. Questa drammatica esperienza, seguita da nuovi lutti (la morte della madre e di tre fratelli) edalle difficoltà economiche cui va incontro la famiglia, contribuisce a creare nel futuro poeta una visione pessimistadell’esistenza. Ottenuta una borsa di studio, Pascoli completa gli studi a Bologna, dove si laurea in lettere nel 1882. Diventa quindiprofessore di greco e latino alle scuole superiori e poi in varie università italiane, fino a succedere al suo maestro Carducci nellaprestigiosa cattedra di letteratura italiana a Bologna ,nel 1905. Segnato dalla perdita prematura dei genitori, Pascoli non si crea maiuna propria famiglia, ma cerca affannosamente di ricostruire “il nido” familiare originario, chiamando a vivere con se la sorellaIda (che in seguito si sposerà) e Maria, a cui è molto legato. Anche quando diviene famoso come poeta, conduce un’esistenzaappartata, nel “rifugio”della sua casa a Castelvecchio di Bologna, presso Lucca. Muore a Bologna nel 1912

Guglielmo Marconi

Guglielmo Marconi nacque a Bologna il 25 aprile del 1874 e morì a Roma il 20 luglio del 1937.E'stato un fisico,un inventore,imprenditore e politico italiano.Grazie a lui si deve lo sviluppo del sistema di comunicazione con telegrafia senza fili via onde radio(radio-telegrafo)che ebbe notevole diffusione e la cui evoluzione portò allo sviluppo di moderni sistemi e metodi di radio comunicazione, la televisione e un generale tutti i sistemi che usano le comunicazioni senza fili che gli valse il premio Nobel per la fisica nel 1909.Forte delle sue scoperte e convinto dalle prospettive anche commerciali che potevano aprirsi. nel 1897 fonda in Inghilterra la "Marconi Wireless Telegraph Companie",non prima di aver depositato a soli 22 anni,il suo primo brevetto.I benefici della sua invenzione si fanno subito apprezzare da tutti;vi è un caso particolare che lo dimostra in modo clamoroso:il primo salvataggio,a mezzo appello radio,che avvenne in quegli anni di una nave perduta sulla Manica.Pochi anni dopo,i 706 superstiti del noto disastro del TITANIC devono la salvezza alla radio e anche per questo l'Inghilterra diede a Marconi il titolo Sir,mentre l'Italia lo fa Senatore nel 1914 e Marchese nel 1929.