Regione Campania

Il grande poeta Mantovano Virgilio visse a lungo a Napolià . Virgilio durante il suo soggiorno si diede molto da fare per rendere la città più bella e accogliente . E siccome fu anche un  pò mago , lasciò dei piccoli segni dei suoi poteri tra i muri della vecchia città in piccole e strette stradine e in grotte sotterranee . Una delle tante magie che fece a Napoli riguarda Castello Marino , visto che sorgeva in mezzo all' acqua del golfo. Fece costruire una piccola stanza nei sotteranei dell' castello con un enorme trave di legno che la attraversava .Alla  trave appese una gabbia contenente una caraffa piena di acqua dove mise un uovo di gallina. Da una piccola fessura, nella stanzetta, entrava un piccolo raggio di luce che segnalava l'alternarsi del giorno e della notte.Finchè l' uovo fosse rimasto intero, il castello sarebbe rimasto in piedi.Per questo viene chiamato Castel dell' Ovo.Ancora oggi l' uovo è ben nascosto nei sotteranei del castello la dimostrazione è che Castel dell' Ovo fa ancora bella mostra nel golfo di Napoli!

PARTENOPE

Partenope è il nome originale di Napoli.Risale al tempo i cui dei mercanti greci colonizarono l' isolotto sul quale è situato Castel dell' Ovo e il promontorio che vi si trova di fronte. In seguito, la città si ingrandì: il nome Paleopis( dal greco Paleo= vecchia e Polis= città) fu usato per indicare la città vecchia, mentre Neapolis( Neà= nuova e Polis = città) servì per indicare la città nuova.Da questo secondo nome deriva l'attuale Napoli, ma i termini partenope e partenopeo (cioè Napoletano)sono rimasti.

LA PASTIERA NAPOLETANA

Ogni primavera,la sirena Partenope usciva dalle acque del Tirreno per portare la felicità,con le sue dolcissime canzoni,alla gente che viveva sulle rive del Golfo di Napoli. Per ringraziarla della sua gentilezza,sette ragazze più belle,furono scelte per consegnarle ciò che gli abitanti avevano di più prezioso:la farina,offerta dai contadini che coltivano i campi:la ricotta,regalo dei pastori e delle loro pecore,le uova,simbolo della vita che sempre si rinnova,il grano tenero bollito nel latte, omaggio delle mamme, l'acqua di fiori di arancio, dono dei mille profumi della Terra, le spezie provenienti da popoli lontani, lo zucchero, dolce come il canto che Partenope spargeva intorno a lei. La sirena, felice per i doni ricevuti, li portò agli Dei, che mescolarono tutti e sette gli ingredienti e li trasformarono nella prima pastiera, l'unica in grado di superare in dolcezza il canto della sirena Partenope.


Eruzione Pompei

Luoghi

Masaniello

Proverbi

Ricette

Sagre



pagina dell'Italia